Bankitalia: Statistiche Mutui in Italia nel 2010
Banca d’Italia ha recentemente pubblicato due studi che forniscono dati statistici sull’andamento dei mutui in Italia nel 2010.
Le due pubblicazioni di Bankitalia sono:
Banca d’Italia – Tema di discussione n. 778 – L’incremento dell’uso di politiche di prezzo basate sul rischio per i mutui in Italia (Silvia Magri e Raffaella Pico, ottobre 2010)
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td10/td778_10/td_778_10Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1, dicembre 2010
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/stabilita-finanziaria/rapporto-stabilita-finanziaria/2010/rapstaeco-1
Ecco alcuni dati che emergono da questi rapporti.
Negli ultimi anni (in particolare dal 2008 ad oggi) l’erogazione di mutui a tasso variabile è cresciuta, grazie anche al calo dei tassi di interesse accentuato rispetto ai contratti a tasso fisso. La rapida crescita dei mutui a tasso variabile aumenta gli effetti dell’incremento degli oneri finanziari delle famiglie italiane. I rischi che derivano dal possibile aumento dei tassi d’interesse restano in capo alle famiglie italiane.
Una famiglia italiana su tre (1/3) non è in grado di distinguere le diverse tipologie di mutuo e di valutare correttamente il rischio connesso ai tassi di interesse.
In Italia esiste un legame tra tasso di interesse sul mutuo e lo specifico rischio di credito del cliente.
In Italia (al 2007) il 13,1% delle famiglie ha sottoscritto un contratto di mutuo. I casi di insolvenza (famiglie che non riescono a rimborsare le rate del mutuo) sono 1 su 20 (5%).
I mutuatari maggiormente inadempienti, che non riescono a rimborsare le rate del mutuo, sono i disoccupati (19%), seguiti dai single con figli (10,1%), dagli impiegati part time (8,5%), dagli occupati con contratto a tempo determinato (7.9%).
Le famiglie meno abbienti presentano un’incidenza più elevata della rata del mutuo sul reddito familiare, e sono più esposte ai rischi legati alla variazione dei tassi di interesse o del reddito disponibile. I mutuatari che hanno riscontrato maggiori difficoltà nel pagare puntualmente le rate del mutuo sono i mutuatari più giovani e quelli residenti nel mezzogiorno.
Nel periodo tra febbraio 2010 e settembre del 2010 le banche hanno concesso la sospensione delle rate del mutuo a circa 31.000 famiglie italiane in difficoltà.
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